Le opere di Luca Signorelli e il rapporto con Michelangelo

Le opere di Luca Signorelli fonte di ispirazione per Michelangelo. Un tema affascinate e discusso al centro del secondo appuntamento del ciclo di conferenze dal titolo “E vidi un cielo nuovo e una terra nuova”, che l’Opera del Duomo di Orvieto ha promosso in occasione dei 500 anni dalla morte di Luca Signorelli.
 
Venerdì 19 maggio 2023, alle ore 17.30, presso il Museo “Emilio Greco” di Orvieto, sarà il professor Antonio Natali, storico dell’arte, già direttore della Galleria degli Uffizi e attualmente membro del consiglio di amministrazione dell’Opera di Santa Maria del Fiore a Firenze, a presentare la conferenza dal titolo: “Signorelli preludio ‘della maniera moderna’. L’opere di Luca furono da Michelangnolo sempre sommamente lodate”.
 
Il professor Natali approfondirà la tesi esposta da Giorgio Vasari nelle sue “Vite”, secondo cui Signorelli sarebbe stato il precursore e l’ispiratore di un altro grande pittore rinascimentale: Michelangelo. I due artisti sono accomunati da molti tratti fondamentali all’interno della loro produzione, come il ruolo centrale del nudo, la cui forza è emersa proprio grazie all’artista di Cortona. 
 
A distanza di una settimana, sabato 27 maggio 2023, sempre alle ore 17.30, presso il Museo “Emilio Greco” di Orvieto, si terrà il terzo appuntamento del programma delle celebrazioni signorelliane con la conferenza del professor Tom Henry, docente di storia dell’arte presso l’Università di Kent, dal titolo: “Magister Lucas de Cortona, famosissimus pictor in tota Italia”.

Le conferenze verranno pubblicate in un volume interamente dedicato alla figura del pittore di Cortona. La pubblicazione accoglierà anche un Tabula gratulatoria a cui potranno aderire liberamente i partecipanti ai diversi incontri previsti: un omaggio a un artista centrale nell’arte italiana. 
 
L’ingresso alle conferenze è libero, ma è consigliabile la prenotazione all’indirizzo opsm@opsm.it. È prevista, inoltre, la diretta dell’evento sulla pagina facebook dell’Opera del Duomo di Orvieto.