
Il “Laboratorio Duomo”- questo il nome del progetto – ha come scopo quello di contribuire alla formazione degli studenti stimolando quel processo di crescita civica che parte da “io abito nella mia città” per arrivare a “la mia città abita in me”.
Un percorso che si articola in quattro laboratori didattici e due concorsi in cui i giovani vengono accompagnati in un percorso coinvolgente – ovviamente divertente – in cui non mancano occasioni di “confronto” con gli artisti che hanno creato il “gioiello” più prezioso della città, ovvero il Duomo di Orvieto.
La metodologia dominante è quella laboratoriale per mezzo della quale gli allievi uniscono lo studio alla pratica, imparando e sperimentand la capacità di lavorare in team e allo stesso tempo operare cercando strategie condivise.
Naturalmente si parte dal presupposto che l’attività del laboratorio interessa un monumento della fede, dell’arte e della storia, di fronte al quale non si può essere irriverenti.
Tutto questo si traduce in un percorso decisamente particolare che inizia la mattina con una visita guidata dove i ragazzi prendono appunti e iniziano a registrare tutte le informazioni sull’arte e la struttura del Duomo. Poi nel pomeriggio queste nozioni vengono applicate alla ricostruzione di un percorso didattico che prevede dei giochi culturali molto interessanti come: Il rebus sul Duomo, il puzzle del Duomo, il Cruciverba sul Duomo, la riorganizzazione di alcune frasi sul Duomo. E tante altre attività che al termine della giornata forniscono ai ragazzi una vera e propria “competenza” sul Duomo di Orvieto.
L’offerta formativa si articola in quattro laboratori, destinati agli studenti della scuola secondaria di primo grado e al biennio della scuola secondaria di secondo grado, e due concorsi, destinati agli studenti del triennio della scuola secondaria di secondo grado.
Il laboratorio prevede inizialmente un percorso di “ORIENTEERING TEOLOGICO ED ARTISTICO” incentrato sul simbolismo cristiano nella Cappella del Corporale, nella Cappella Nova e nella Tribuna del Duomo di Orvieto. In questo ambito gli studenti vengono accompagnati in un percorso che si snoda attraverso i temi dell’escatologia cristiana, caratterizzati dalla dialettica tra timore e speranza, al fine di maturare un maggiore “senso di orientamento”, inteso in senso culturale.
Si passa poi a “LA FACCIATA DEL DUOMO DI ORVIETO”. I temi escatologici che costituiscono il motivo conduttore nei cicli pittorici della cattedrale si ritrovano, differentemente modulati, anche nei rilievi e nei mosaici della facciata, in cui viene proposta l’intera “historia salutis”, attraverso cui si snoda un viaggio nella storia civica e di fede della città, con relativa contestualizzazione storica della cattedrale
Non manca “LA CAPPELLA DEL CORPORALE E LA STORIA DELLA SALVEZZA”. Gli affreschi della Cappella si presentano come “una complessa pagina di teologia che illustra la grande riflessione simbolica, patristica e medievale sull’eucarestia”.
Decisamente interessante è la “NOTTE BIANCA CULTURALE” staffetta culturale in cui gli studenti si accostano ad un determinato periodo storico della propria città e animando vie e quartieri, ne mettono in evidenza il momento del passaggio del testimone con il periodo successivo, ovvero che cosa quel periodo ha consegnato di positivo alle generazioni successive.
Sul versante dei concorsi, invece, l’offerta prevede un “ORIENTEERING TEOLOGICO, ARTISTICO E LETTERARIO (Il Corpo Incarnato e Redento: l’Umanesimo Cristiano nella Cappella Nova)”. In questo contesto si prevede la strutturazione di un cartellone digitale la cui chiave di lettura sarà l’atmosfera dichiaratamente apocalittica a cui introducono gli affreschi del Signorelli ma anche il messaggio innovativo che richiamano. Guardando all’innovazione viene promosso nell’ambito della sezione concorsi anche un VIRTUALDUOMO, in cui si prevede la strutturazione di una panoramica virtuale degli ambienti interni con didascalia artistica e teologica, e/o ricostruzione virtuale della costruzione del duomo di Orvieto, per fasce cronologiche.
I laboratori si svolgono sotto la guida di un coordinatore, dell’ideatrice nonché consigliere dell’Opsm e della preziosa collaborazione del segretario dell’Opera del Duomo.
Nel complesso i ragazzi vengono impegnati per circa sette ore: dal mattino fino al pomeriggio. La giornata inizia con le visite guidate, interattive, nei luoghi relativi al laboratorio scelto e poi prosegue presso la Chiesa dei Santi Apostoli in via dei Lattanzi, dove si svolge tutta l’attività laboratoriale vera e propria.
Fino ad ora hanno partecipato diversi istituti tra cui: l’Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, l’Istituto Comprensivo Orvieto-Montecchio,l’Istituto Omnicomprensivo Alto Orvietano, l’ Istituto di Istruzione Superiore Scientifico e Tecnico e l’Istituto di Istruzione Superiore Classico e delle Scienze Umane. Un cenno particolare va ai Comuni di di Fabro e Ficulle che rispondendo positivamente all’invito rivoltogli dal Consiglio, nella persona del Presidente dell’Opera del Duomo, che hanno messo a disposizione delle classi partecipanti i mezzi di trasporto scolastico comunali.
Una iniziativa che si può definire, senza ombra di dubbio, interessante e importante per la crescita culturale dei ragazzi che a vederli partecipare ai laboratori sono molto entusiasti e coinvolti. Allo stesso modo i giochi e i rebus studiati per rendere ancora più particolare l’apprendimento delle nozioni sul Duomo e l’arte di Orvieto attraggono anche gli insegnanti che li accompagnano. Ci si augura che a questo punto molti altri istituti didattici del territorio orvietano scelgano di partecipare ai laboratori dell’Opera del Duomo.